Google+

giovedì 21 novembre 2013

Le 25 tendenze del digitale per il 2014

Ecco riassunte le 25 tendenze che secondo le meur daranno il via al  mutamento tecnologico, antropologico e digitale nel 2014

http://www.slideshare.net/loiclemeur/silicon-valley-trends-leweb-nov-2013

Mindfulness & meditation - meditazione, introspezione, recupero degli spazi interiori
(in rete: Headspace, Lift)
Creating Communities – occasioni online e fisiche di incontro, discussione, condivisione
(Zappos, il festival di Burning Man)
Reducing Friction – semplicità d’uso dei servizi, user experience, interfacce intuitive, flussi senza intoppi
(Uber, Hotel tonight)
Online Education – oggi si studia online, gratuitamente, grazie alle migliori università
(Coursera, varie Università come Stanford, Harvard, Yale)
Maker Movement – il fare - costruire fisicamente – come evoluzione delle cultura digitale
(il 3D printing, i droni, l’autocostruzione)
Connected Home – forse la decennale promessa della casa connessa è finalmente realizzabile
(Nest)
The Future in Motion – le auto del futuro sono totalmente elettriche e senza guidatore
(Google Car, Tesla)
Wearable Technology – il computer addosso: nel telefono, negli occhiali e nell’orologio
(Google Glass, Gear Watch)
Quantified Self – la misurazione digitale del corpo umano e dei suoi movimenti nello spazio
(Jawbone, Fitbit)
Artificial Intelligence – software in linguaggio naturale che anticipano i desideri di chi li usa
(Siri, GNow)
Quick Content – creazione, consumo, condivisione di unità di contenuto sempre più brevi e veloci
(Vine, Instagram, gli instant messenger)
Collaborative Economy – la rete fa incontrare domanda e richiesta di servizi, sovvertendo settori economici tradizionali
(Airbnb, Uber)
Geolocation Dating – l’anima gemella non si trova più solo online, ma anche vicino, grazie al GPS
(Tinder)
The Way We Pay – sistemi di pagamento agili e disintermediati dagli istituti di credito
(Paypal, Square)
New Currency – nuove monete che sovvertono le strutture finanziarie tradizionali
(Bitcoin)
Distrupting Old Markets – servizi agili tra persone che bypassano corporativismi e strutture commerciali tradizionali
(RocketLawyer, Poshmark)
Purpose Above Profit – anche per i brand, i Valori diventano più rilevanti del profitto
(Patagonia, Lululemon, Rei)
Crowdsourced Funding – investire nelle idee in cui si crede, cercare finanziatori tra persone affini
(KickStarter, IndieGogo, AngelList)
The Startup is You – il finanziamento personale non si chiede più alle banche ma ai propri pari
(Upstart)
The Way We Eat – anche il food e la spesa diventano sociali, collaborativi, condivisi
(Good Eggs, Munchery, Eat Club)
The Way We Give – il microcredito globale come speranza per il futuro
(SamaSource, Charity:Water – e anche Kiva, che Le Meur non cita)
The Way We Shop – social shopping: acquistare dalle persone e non dalla distribuzione tradizionale
(One Kings Lane, Fab, Etsy, Bonobos, ModCloth)
The Way We Buy Media – acquistare spazi adv sui media in modo più semplice e sostenibile
(Triggit, Criteo)
Design – i nomi emergenti del design che hanno progettato i servizi che usiamo
(Yves Behar – Jawbone, John Maeda – RISD, Elle Luna – Medium + Uber, Josh Brewer – Twitter, Johnnie Manzari – Apple, Designer Fund)
Having Stuff Done By Others – il crowdsourcing: affidare a gruppi di volontari compiti collettivi complessi
(TaskRabbit – Munchery)

Nessun commento:

Posta un commento

Contact us